Sabato 11 Febbraio ha preso il via la XXXII Edizione del concorso Un libro per la testa, un concorso che si tiene da oltre trentadue anni e che dà la possibilità a noi giovani ragazzi di scoprire il magico mondo della lettura. Dopo tre anni di Covid, la cerimonia di investitura è ritornata in presenza presso il cinema Politeama di Suzzara. La sala era piena di genitori e alunni curiosi di scoprire i nuovi quattro libri finalisti di quest’anno. A presentare i libri non c’erano solo il Comitato Promotore e Stefania Erlindo, bibliotecaria del centro culturale Piazzalunga, ma anche tre ragazzi della giuria di preselezione che ci hanno presentato con grande vivacità ed entusiasmo la quartina finalista. Nello stesso giorno i lettori di Canobbio, Carlentini, Carpi, Civitanova Marche, Floridia, Lentini, Mantova, Palermo, Priolo Gargallo e Reggio Calabria hanno ricevuto con grande emozione l’investitura di “cavalieri della lettura”. Infatti questo concorso nel corso degli anni si è esteso in quasi tutta Italia, accogliendo sempre nuove scuole, come è accaduto quest’anno con la scuola di Carpi.
I quattro libri finalisti di questo anno sono: Chiusi fuori di Marco Mavaldi e Samantha Bruzzone, per gli autori il loro primo giallo per ragazzi; Sonnambuli, maledizioni e lumache della scrittrice tedesca Martina Wildner; D-Day dog del grande scrittore britannico Tom Palmer e, infine, Funeral Party, romanzo di uno dei più conosciuti scrittori per ragazzi, Guido Sgardoli, che in questi anni di pandemia ci ha fatto compagnia durante le cerimonie finali con il suo garbo, la sua simpatia e le sue storie.
Il concorso come sempre prende il via dalla cerimonia di investitura, per poi proseguire con la discussione sui libri tra i lettori delle diverse scuole, con la votazione sui libri (solo per chi li ha letti tutti e quattro), con quiz a squadre ed infine concludersi con la serata finale e la proclamazione del libro vincitore.
La cerimonia di investitura oltre a presentare i quattro libri finalisti dell’anno e a motivare con grande entusiasmo i vecchi e i nuovi lettori a scoprire il coinvolgente mondo della lettura, ha anche regalato ai lettori oggetti simbolici, tra cui la sciarpa gialla con il logo del concorso, da sempre simbolo di riconoscimento per i  “Cavaliere della lettura”. Il secondo oggetto è un quadernino in cui ogni lettore è libero di scrivere in libertà riflessioni sui libri, frasi preferite, proprie sensazioni, opinioni, e anche le proprie emozioni sull’essere un “cavaliere della lettura”. Il quadernino è sempre stato un vero diario personale per i lettori. Terzo e ultimo oggetto è una lettera racchiudente quattro post-it e un fogliettino con le istruzioni. Sopra i post-it, il lettore se vuole può scrivere una frase che lo ha particolarmente affascinato per ciascuno dei quattro libri e fotografarla ovunque: in camera, in giardino, in giro per Suzzara. Questa foto poi sarà postata sul profilo Instagram del concorso, così da creare anche una community online di “unlibroperlatesta”. 
Una delle mie frasi preferite di quest’anno e che mi ha affascinato di più è: “È questione di punti di vista, quello che vedi nelle cose, quello che trovi nelle cose ce lo metti tu…”, tratto dal giallo Chiusi fuori. In qualità di lettrice, mi sento di dire che spero vivamente che questo concorso non finisca mai e che continui ad esserci ancora per altri trenta, quaranta, cinquant’anni, perché la lettura e la conoscenza non devono mai essere limitate, ma devono continuare all’infinito. Per noi giovani è molto importante avere un concorso come questo come punto di riferimento e come percorso di crescita, perché esso, attraverso i libri che ogni anno ci propone, ci aiuta a comprendere i misteri della vita, ci aiuta a comprendere noi stessi e gli altri, ci aiuta a relazionarci, a confrontarci, a conoscere altre realtà. Non è un caso, se dopo trentadue anni e una pandemia, il concorso sia ancora qui, in mezzo a noi!

Classe 2^D