In occasione della Giornata della memoria nelle classi quarte A e B della primaria “Collodi” è stata proposta agli alunni la lettura della poesia “La farfalla” di Pavel Friedman, deportato a Terezin e poi morto nel campo di sterminio di Auschwitz. In seguito i bambini hanno realizzato delle farfalle con la tecnica dell’origamo. Il volo delle farfalle rappresenta il desiderio di libertà del poeta. In questa poesia Friedman paragona la farfalla alla speranza.
Nel campo di concentramento la farfalla è volata via, così come la sua speranza. “Nei campi di concentramento non volano le farfalle e non c’è speranza per un domani” afferma il poeta. Ecco alcune riflessioni scritte dai bambini: 
“Le nostre farfalle sono un pensiero per Pavel e per tutti i bambini e le persone che ancora oggi soffrono”.
“La poesia è un po’ triste, ma il finale mi fa provare una sensazione di pace, libertà e di speranza in una vita migliore.I  bambini  non dovrebbero subire queste violenze”.
“I tedeschi erano cattivi con gli ebrei e Pavel non meritava di morire così solo perchè era ebreo. Lui era comunque un essere umano”.
“La poesia è triste ma significativa; è ingiusto quello che è successo e spero non succeda più”.