Un orto a scuola perché coltivare è il gesto più antico, forse il primo che ha consentito di parlare di civiltà. Coltivare un orto a scuola è coltivare prima di tutto dei saperi. Saperi che hanno a che fare con i gesti, con un apprendimento esperienziale che le generazioni più giovani non sempre hanno modo di sperimentare. Coltivare a scuola è un modo per imparare: imparare a conoscere il proprio territorio, il funzionamento di una comunità, l’importanza dei beni collettivi e dei saperi altrui. Saperi di altre generazioni e di altre culture. Coltivare un orto è un’attività interdisciplinare, un’occasione di crescita in cui si supera la divisione tra insegnante e allievo e si impara condividendo gesti, scelte e nozioni, oltre che metodo. Infatti, nella scuola l’orto permette di “imparare facendo”, di sviluppare manualità e il rapporto reale e pratico con gli elementi naturali e ambientali, di sviluppare il concetto di “prendersi cura di”, di imparare ad aspettare, di cogliere il concetto di diversità, di lavorare in gruppo e permette agganci reali con l’educazione alimentare e il cibo.
Con queste finalità nel settembre 2022 sono stati allestiti un orto didattico presso la sede centrale dell’istituto “Il Milione” in via Caleffi e uno presso il plesso della primaria “Marco Polo”, utilizzato dai ragazzi della scuola primaria e da alcuni ragazzi della secondaria. Il sabato dalle 12 alle 13 i ragazzi di seconda della secondaria “Pascoli”, che frequentano il tempo prolungato, a rotazione, hanno lavorato nell’orto e per l’orto: hanno ricercato informazioni su che cosa coltivare, sui periodi di semina, smosso il terreno, piantato, pulito, innaffiato e adesso stanno raccogliendo i frutti del loro lavoro. Nella suddivisione in spazi sono state coltivate piante aromatiche (dalle comuni salvia, rosmarino, timo alle particolari menta limone, salvia melone e salvia ananas), fiori di campo per favorire la presenza insetti utili per l’impollinazione come le api, insalata, pomodori, zucchine, melanzane, carote… L’esperienza assolutamente positiva (alcuni ragazzi hanno continuato a seguire l’orto anche dopo il termine dell’anno scolastico) proseguirà per gli anni a venire, con maggior consapevolezza e nuove idee, dopo un primo anno impegnativo ma ricco di soddisfazioni. Entrambi gli orti sono dotati di impianto di irrigazione automatico per permetterne la gestione anche nei mesi estivi. Gli orti sono stati realizzati grazie ai fondi europei “PON FESR REACT EU “Edugreen – Laboratori di sostenibilità per il primo ciclo”. Inoltre, presso la sede centrale abbiamo realizzato anche delle fioriere grazie ad un cofinanziamento tramite il bando ERSAF “Orti di Lombardia 2022”.
“La scuola, che tra i suoi compiti istituzionali ha quello della formazione del futuro cittadino – ha dichiarato il dirigente scolastico, Stefano Trevisi – non può eludere il problema di una rigorosa educazione all’uso corretto dell’ambiente e di una sana alimentazione, che deve e può iniziare dall’ambiente scolastico. Proprio perché l’ambiente in cui viviamo è un bene che appartiene a tutti, imparare a conoscerlo e a rispettarlo significa migliorare la nostra qualità della vita considerando oltre al nostro spazio anche quello di chi ci sta accanto”.