La Catalogna è una regione della Spagna, situata nella parte nord-occidentale della penisola. La storia della regione inizia fin dal Paleolitico, quando venne conquistata, come il resto della penisola iberica, dai Greci e dai Cartaginesi. Successivamente divenne parte dell’Impero Romano e in seguito passò sotto la dominazione dei Visigoti e degli Arabi. Tra il 760 e l’801 la Catalogna fu conquistata da Carlo Magno ed entrò a far parte del suo impero. Durante il
periodo carolingio cominciò a svilupparsi una cultura catalana autonoma sotto la guida della contea di Barcellona.
Nel tardo Medioevo, dopo il matrimonio tra Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia, la regione entrò nel regno di Spagna, conservando tuttavia una certa indipendenza. Nel
Settecento, dopo la guerra di successione e l’avvento della dinastia borbonica, la regione perse con il nuovo re Filippo V la sua indipendenza. Nei secoli successivi la regione recuperò e riperse vari gradi di autonomia dal potere centrale.
Dopo la guerra civile del 1936-1939 il potere passò ad un duro dittatore, Francisco Franco, che cancellò nuovamente l’autonomia della Catalogna, al punto che il catalano fu
dichiarato illegale. Nel 1975 Franco morì; la Catalogna votò per la formazione della nuova democrazia spagnola, la cui Costituzione riconosce ampie autonomie alle regioni.
Negli ultimi anni, tuttavia, il sentimento indipendentista della Catalogna è cresciuto al punto tale che nel novembre 2014 si è tenuto un referendum per la separazione dalla Spagna.
Il 27 ottobre 2017, a seguito di un contestato referendum autonomistico, è stata dichiarata unilateralmente l’indipendenza dalla Spagna; questa decisione ha causato la destituzione degli organi politici della Generalitat da parte del governo centrale spagnolo.
Il referendum sull’indipendenza della regione è stato promosso dalla Generalitat De Catalunya ed è stato indetto da una legge del parlamento della Catalogna, ma è stato contrastato dal
governo spagnolo in carica con questa motivazione: la Costituzione del Paese non consente di votare sull’indipendenza di alcuna regione.
A seguito del ricorso del governo il Tribunale costituzionale spagnolo ha prima sospeso e poi annullato la legge di indizione, bloccando ogni attività relativa al referendum.
Cosa andrebbe a favore della Catalogna?
In primis, i Catalani otterrebbero la tanta voluta indipendenza, ma anche una maggiore autonomia economica, potendo gestire le proprie risorse senza dover passare per il governo
centrale di Madrid. Tutte cose che non stanno bene al governo centrale madrileno,
il quale ha dichiarato il referendum illegale, annullando i voti e impedendo ai cittadini catalani, che non avevano ancora votato, di farlo: tutto questo con l’ uso delle maniere forti da parte degli agenti di polizia locali.
Secondo noi, la Catalogna deve e fa bene a combattere per la propria indipendenza; inoltre crediamo che in uno Stato democratico non si dovrebbe vietare ai cittadini di esercitare il
diritto al voto e di esprimere la propria opinione.

Classe 3^C