Mercoledì 6 e lunedì 11 aprile, gli studenti delle classi della scuola secondaria e di alcune classi quinte della primaria del nostro Istituto hanno incontrato Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo Borsellino, assassinato da Cosa Nostra il 19 luglio 1992 a Palermo, insieme ai membri della sua scorta.
L’appuntamento, al quale hanno preso parte anche alcune classi dell’Istituto “Manzoni” e dell’Ic di Gonzaga, è stato organizzato grazie all’associazione “Peppino Impastato ed Adriana Castelli” di Milano e inserito nell’ambito dell’Educazione alla Legalità e alla Cittadinanza attiva, con la finalità di perseguire il principio della legalità e di promuovere principi e valori di contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie.
Dopo la Strage di via d’Amelio, Salvatore si è dedicato alla sensibilizzazione dei giovani riguardo alla mafia e di questo tema, con grande passione e con un linguaggio semplice ma al tempo stesso efficace e diretto, ha dialogato con i nostri studenti, esortandoli sempre nella ricerca della verità, della libertà e della legalità.
Un incontro davvero emozionante e coinvolgente fatto di ricordi e di storie: la sua famiglia, l’importanza e il ruolo della madre, l’infanzia e gli amici, l’incontro con Giovanni Falcone, gli studi e le scelte di vita che hanno portato i fratelli su due strade diverse. Salvatore Borsellino ha parlato con i ragazzi raccontando della sua storia sofferta di fratello e di testimone, ha parlato della mafia e della lotta svolta da chi con coraggio ha dato la propria vita per combatterla.
Ha parlato dei valori in cui credeva fermamente Paolo: la pratica della legalità, la fiducia nei giovani e l’ottimismo, il coraggio di non farsi condizionare dalle minacce, l’importanza dell’istruzione e della conoscenza, quali strumenti fondamentali per crescere come uomini liberi.