Ricordati, se nasci albino in Africa forse non avrai una vita.
Prima però di parlare della vita degli albini in Africa, è meglio capire e scrivere che cos’è un albino. L’albinismo è una malattia rara e non degenerativa che colpisce tutti gli esseri vertebrati con una incidenza media mondiale di circa 1 caso ogni 17.000 persone. Si è albini dalla nascita, infatti albini non si può diventare. L’albinismo può essere generalizzato, che è quello più frequente, cioè interessa solo alcune parti del corpo, come un’area della pelle, un ciuffo di capelli o gli occhi. Mentre chi è affetto da un albinismo totale può avere i capelli bianchi o biondo paglierino, la pelle bianchissima ed occhi blu o grigi. Questo disturbo della pigmentazione cutanea colpisce soggetti di tutte le etnie in tutto il mondo.
In Italia gli albini sono quasi 4000, ma non esiste un censimento ufficiale.
In Africa, dove nasce 1 albino ogni 2500 neonati, gli albini sono vittime di razzismo e violenze estreme, mutilati, seviziati, assassinati a causa di leggende e superstizioni religiose. Sono costretti a vivere in povertà e nascosti, perché il loro valore sta nelle loro ossa, nella loro pelle, nei loro organi. Molti bambini, infatti, vengono uccisi da persone che pensano che le loro ossa contengano oro o abbiano poteri magici. Alcuni stregoni sostengono che gli amuleti prodotti con le ossa di un albino possano curare le malattie e portare grande salute a chi li indossa. Un orribile commercio delle parti dei corpi degli albini si è diffuso in Tanzania, Burundi, Mozambico, Zambia e Sudafrica. Capita a volte che i membri di una famiglia vendano i loro nipoti o cugini albini in cambio di soldi. In altri casi, quando nasce un bambino albino, la madre è spinta dalla paura di portare disonore alla famiglia e di conseguenza abbandona il figlio e nei casi più estremi lo uccide. In molti casi i bambini albini sono un simbolo di maledizione e vengono chiamati anche “Zeru Zeru”, cioè fantasma invisibile.
Molti bambini albini in Africa nascono in Zimbabwe, dove si trovano moltissimi villaggi abitati da bambini albini, e in Tanzania, dove nasce un bambino albino ogni 1400 nascite. Ma c’è un posto in particolare della Tanzania, dove vivono moltissimi albini: parliamo di Ukerewe. Ukerewe è l’isola più grande del lago Vittoria, che a sua volta è il più grande lago dell’Africa, ed è conosciuta come “L’isola degli albini”. Qui vivono decine e decine di albini. Non si sa con esattezza il motivo per cui questa remota isola nel lago Vittoria sia diventata il posto con una delle più alte concentrazioni al mondo. Su di loro ancora oggi sono diffuse alcune pratiche molto discriminatorie e violente: i bambini albini sono costretti spesso a mangiare separatamente dai loro compagni, quando crescono non trovano quasi mai un lavoro qualificato e finiscono per lavorare spesso nei campi dove sono particolarmente esposti al sole.
Negli ultimi anni, in Tanzania, la situazione per gli albini sembra essere un po’ migliorata, dopo anni di grandi violenze. Il numero degli omicidi di persone albine è diminuito, agli stregoni che si facevano passare per medici è stato vietato di esercitare e sono state decise nuove punizioni per chi viene scoperto a trafficare parti di corpi umani.
Un nostro pensiero personale sulla discriminazione che viene dimostrata nei confronti di queste persone è che si tratta di sola e pura ignoranza: la mancanza di conoscenza, il non sapere purtroppo uccide migliaia di persone e bambini innocenti.
In un documentario, il documentarista indipendente Ruhi Çenet intervista in Tanzania i bambini della scuola elementare di Pongwe, di cui la maggior parte è composta da bambini albini abbandonati dalle proprie famiglie. Chiede a molti di loro cosa vorrebbero fare da grandi e c’è chi risponde che vorrebbe fare il medico, chi il primo ministro dello Zimbabwe per sconfiggere tutte le leggi razziali sugli albini, chi vorrebbe fare l’avvocato poiché tiene ai diritti e alle libertà di tutti e vorrebbe che fossero esercitati in tutto il mondo e chi vorrebbe diventare un’infermiera per aiutare le persone in difficoltà.
Tutto ciò per noi è molto toccante poiché queste persone hanno dei sogni che purtroppo spesso vengono uccisi con le loro stesse vite, e noi sappiamo bene che ogni bambino ucciso è una speranza persa per il futuro.

Classe 3^D