Nel mese di marzo siamo andati a visitare l’azienda “Iveco” di Suzzara e la fattoria dei fratelli Ferrari. In entrambi i luoghi abbiamo trovato l’uso delle nuove tecnologie.
In una azienda meccanica moderna si lavora con una strumentazione automatizzata e robotizzata. Gli operai addetti al processo di lavorazione sono specializzati e addestrati nell’eseguire la propria mansione, sotto la supervisione di responsabili e sono divisi in reparti. Inoltre ci sono persone che controllano la qualità, altri che ordinano i materiali, che si occupano della spedizione del prodotto finito, che si occupano del risparmio energetico o del riciclaggio degli scarti di produzione. A capo di questa struttura c’è la Direzione, che insieme all’ufficio personale regolano e gestiscono tutto il sistema gestionale. Spesso devono scambiarsi dei dati, accordarsi, decidere insieme per far procedere la produzione. Serve molta collaborazione e competenza. Ci ha fatto piacere sapere che l’IVECO riserva anche molta attenzione al riciclaggio dei rifiuti prodotti, al risparmio di energia, alla depurazione dell’acqua, desiderando e promuovendo un futuro ecosostenibile. Ma anche in agricoltura sono state ridotte molte operazioni manuali. Alle mucche della fattoria Ferrari è stato messo un collare con un dispositivo che ha un sensore collegato a un programma del computer che rivela tutte le informazioni sullo stato di salute del bestiame, sul latte e informa sulla mungitura quotidiana. La mungitura (impianto LELY) avviene mediante un braccio robotizzato che prima scannerizza le mammelle, le pulisce e poi succhia il latte, lo analizza e lo trasferisce nei bidoni. Le mucche vanno da sole ordinatamente alla mungitura attratte dal mangime. Abbiamo capito che con la modernizzazione l’uomo evita i lavori più pericolosi e pesanti. Con i robot i tempi di lavorazione sono più veloci e costanti. Con le attrezzature elettroniche i prodotti finiti o il latte vengono controllati e analizzati subito, quindi si può intervenire subito per correggere o modificare qualcosa. Lo svantaggio più evidente è che la manodopera diminuisce o, meglio, deve qualificarsi per essere in grado di utilizzare le nuove attrezzature.  
In entrambi i posti abbiamo trovato persone serene e contente del loro lavoro. Sono state visite molto interessanti che ci hanno anche fatto divertire.
Avanti con la ricerca tecnologica ma badando al riciclo e a non inquinare la nostra Terra!!!

Gli alunni delle classi quinte A – C della scuola primaria “Collodi”