Il tasso di perdita di foreste nel mondo è allarmante. Per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), tra il 1990 e il 2020 sono andati persi 420 ettari di foresta a causa della deforestazione, un’area equivalente a quella dell’UE. Col termine “deforestazione” si intende la distruzione delle foreste, in modo da poter destinare la terra ad altri usi. Al contrario, il degrado forestale consiste in un processo più graduale legato alla perdita della capacità delle foreste di produrre benefici essenziali, come il legname o la biodiversità.
La perdita di foreste è un problema globale che l’UE vuole affrontare per combattere i danni ambientali e il cambiamento climatico.
La deforestazione e il degrado forestale sono principalmente conseguenze delle attività umane. L’agricoltura è il principale motore della deforestazione in tutte le regioni ad eccezione dell’Europa. La conversione delle foreste in terreni coltivati ​​è il principale motore della perdita di foreste. Secondo la FAO, è la causa di almeno il 50% della deforestazione globale, il pascolo del bestiame è responsabile di quasi il 40% della deforestazione globale. In Europa, la conversione in terreni coltivati ​​rappresenta circa il 15% della deforestazione e il 20% è dovuto al pascolo del bestiame.principalmente per la produzione di olio di palma e semi di soia.

Classe 1^E