Nato a Palermo il 23 luglio 1941, Sergio Mattarella è stato rieletto Presidente della Repubblica Italiana, Sabato 29 Gennaio 2022, con un quorum da record ed un lunghissimo applauso; ma a cosa è dovuta questa fiducia che tutti i Ministri ripongono in lui?
Sergio Mattarella si è laureato all’università di Giurisprudenza “La Sapienza”, con la lode.
Ha insegnato diritto all’Università di Palermo fino al 1983, anno in cui è stato collocato in aspettativa perché entrato a far parte della Camera. Il suo percorso politico ha origine all’interno del partito dei Democristiani. Eletto deputato per conto di essi nel 1983, ha fatto parte della Camera dei Deputati sino al 2008. Dal 1987 al 1989 è stato Ministro dei Rapporti con il Parlamento e dal 1989 al 1990 è stato Ministro della Pubblica Istruzione. Dall’ottobre 1998 è stato Vice Presidente del Consiglio dei Ministri fino al dicembre 1999 quando è stato nominato Ministro della Difesa, incarico tenuto fino alle elezioni del giugno del 2001.
Nelle elezioni politiche del 2008 non si è ricandidato e ha concluso la sua attività politica. Nel maggio 2009 è stato eletto dal Parlamento componente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, di cui è stato Vice Presidente. Il 5 ottobre 2011 è stato eletto Giudice Costituzionale dal Parlamento ed è entrato a far parte della Corte Costituzionale con il giuramento dell’11 ottobre 2011.
Il 31 gennaio 2015 è stato eletto dodicesimo Presidente della Repubblica ed è stato rieletto nuovamente il 29 gennaio 2022.
La sera di Sabato 29 gennaio, subito dopo la conclusione dello spoglio delle votazioni, ringrazia per la fiducia e accetta il secondo incarico al Quirinale “per senso di responsabilità”, con un discorso breve, pronunciato subito dopo la sua rielezione davanti ai presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, saliti al Colle per comunicargli l’esito della votazione del Parlamento.
Le sue parole sono state:”Desidero ringraziare i parlamentari e i delegati regionali per la fiducia espressa nei miei confronti. I giorni difficili trascorsi per l’elezione della Presidenza della Repubblica, nei giorni dell’emergenza che stiamo ancora attraversando, richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento. Queste considerazioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e devono prevalere su considerazioni e prospettive personali”.
Nel pomeriggio di Giovedì 3 febbraio nell’Aula della Camera dei Deputati, Sergio Mattarella ha fatto il suo giuramento: “È per me una nuova chiamata – inattesa – alla responsabilità; alla quale tuttavia non posso e non ho inteso sottrarmi. Ritorno dunque di fronte a questa Assemblea, nel luogo più alto della rappresentanza democratica, dove la volontà popolare trova la sua massima espressione”. Continua il suo discorso dicendo:“Noi, insieme, responsabili del futuro della nostra Repubblica. Viva la Repubblica, viva l’Italia”. Per lui “la dignità è opporsi al razzismo e all’antisemitismo, dignità è garantire e assicurare il diritto dei cittadini a un’informazione libera e indipendente, la dignità è un Paese libero dalle mafie, la dignità è impedire la violenza sulle donne, la dignità è azzerare le morti sul lavoro”. Nel suo discorso, inoltre, Mattarella parla di quanto “è doveroso ascoltare la voce degli studenti, che avvertono tutte le difficoltà del loro domani e cercano di esprimere esigenze, domande volte a superare squilibri e contraddizioni”. Prosegue poi parlando anche di come dev’essere l’Italia dopo la pandemia che stiamo tuttora vivendo: “Dobbiamo disegnare e iniziare a costruire, in questi prossimi anni, l’Italia del dopo emergenza. Un’Italia più giusta, più moderna, intensamente legata ai popoli amici che ci attorniano. L’Italia è un grande Paese, impegnato per la ripresa e la costruzione del nostro futuro”. Aggiunge infine che “viviamo in una fase straordinaria in cui l’agenda politica è in gran parte definita dalla strategia condivisa in sede europea. L’Italia e’ al centro dell’impegno di ripresa dell’Europa”.
Il discorso del nostro Presidente si è concluso con un applauso di circa quattro minuti. Un discorso durato 38 minuti e interrotto per ben 52 volte dagli applausi dei grandi elettori.
Il nostro è un Paese che ha bisogno di persone competenti e responsabili, che deve essere accompagnato per mano per poter giungere ad un benessere e ad una serenità che da tempo ci manca, a causa della situazione pandemica che stiamo vivendo e della conseguente crisi economica che ha messo in ginocchio molte famiglie. Secondo noi, il Presidente Mattarella ha svolto molto bene il suo compito in questi anni e siamo sicuri che continuerà a farlo, perchè ha sempre dimostrato grande saggezza e un forte senso del dovere.

Classe 3^C