In questi anni in quasi tutto il mondo le donne sono riuscite ad ottenere diversi diritti e ad essere più libere di fare ciò che desiderano, tuttavia la parità di genere non è ancora stata del tutto raggiunta: i diritti delle donne non sono ancora del tutto rispettati e loro vengono ancora discriminate.
Molte donne non hanno ancora la possibilità di scegliere in modo libero, non hanno il diritto al lavoro,  il diritto di esprimere le proprie idee e le proprie opinioni o il diritto all’istruzione.
In alcuni Paesi, infatti, le donne sono costrette a sposarsi e ad avere figli quando sono ancora bambine, senza nemmeno poter scegliere con chi sposarsi e questo non è giusto perché vengono obbligate a lasciare tutto, la loro vita di bambine, la loro adolescenza, e a prendersi cura della casa e dei figli; inoltre sono anche costrette a interrompere gli studi e quindi non possono ricevere alcun tipo di istruzione. 
Oltre alle spose bambine, in alcuni Paesi ci sono anche le bambine fantasma, cioè bambine che, alla loro nascita, non vengono registrate all’anagrafe e per questo motivo non hanno diritti; per esempio, non possono andare a scuola e non possono ricevere cure mediche. 
La donna, poi, viene spesso considerata inferiore all’uomo e a volte questo lo si può notare anche nelle situazioni di tutti i giorni, per esempio al lavoro: per ottenere un posto di lavoro, una donna deve sempre dimostrare di saper fare qualcosa in più, deve dimostrare di avere talento, di essere capace, intelligente. Oltre a questo, c’è anche un secondo problema: se una donna vuole lavorare, spesso le viene chiesto se ha intenzione di fare figli perché, se così fosse, questo comporterebbe che rimarrebbe tanto tempo a casa e non potrebbe lavorare; inoltre diverse ricerche riportano che le donne guadagnano il 16% in meno degli uomini. 
Un’altra situazione che non sembra attenuarsi e cambiare è la violenza domestica: molte donne non possono uscire, stare con i propri amici e fare ciò che vogliono. A volte sono anche vittime di femminicidio e l’uomo che lo commette si giustifica sostenendo che “l’ha uccisa perché l’amava”, ma questo non è un buon motivo: se si ama, non si uccide; se si ama una donna si fa di tutto per comportarsi bene con lei, per prendersene cura e per farla sentire a suo agio. Il femminicidio non può essere giustificato con nessun tipo di scusa, nemmeno con la scusa dell’amore o della paura di perdere questa donna. 
Ci sono Paesi, invece, in cui le donne non possono avere un telefono, non possono guidare, non possono votare o uscire da sole, non possono andare in bicicletta, non possono decidere della propria persona.
Le discriminazioni nei confronti delle donne avvengono ovunque e in tutti gli ambiti, anche e forse soprattutto in quello politico. Infatti le donne che entrano in politica o riescono a salire ai vertici del governo sono poche e spesso vengono giudicate per i vestiti che indossano nelle occasioni ufficiali, per il loro stile, e non per quello che dicono e che fanno per il loro paese. 
Un esempio di donna che in politica vuole farsi giudicare per le sue idee, il suo pensiero, il suo operato e non per come si veste è sicuramente Angela Merkel: lei indossa sempre lo stesso tipo di vestito ma con colori diversi. A tal proposito in un’intervista ha detto che lo fa perchè le persone possano soffermarsi sui suoi discorsi e sulle sue parole e non su cosa indossa.   
A mio parere, la violenza e le discriminazioni dovrebbero essere scomparse già da molto tempo, anzi, non dovrebbero mai essere esistite, perché ogni donna deve avere gli stessi diritti degli uomini, deve essere libera di fare ciò che più desidera e di esprimere la propria opinione o il proprio pensiero senza il timore di essere giudicata, discriminata, violata.
Le donne non sono inferiori agli uomini e questo lo hanno dimostrato e lo dimostrano tutte le donne che hanno lottato per i diritti e che hanno avuto e hanno la forza e il coraggio di lottare e di dire “no” alle discriminazioni.

Classe 3^D