È utile una vacanza studio per migliorare la conoscenza di una lingua straniera? Secondo me sì, ormai da anni viene offerta la possibilità agli studenti di andare per un determinato periodo in un altro paese, per avere l’occasione di approfondire la lingua che di solito viene studiata in classe.
Il primo motivo per il quale si decide di studiare una lingua straniera è quasi sempre la qualità del proprio futuro lavorativo.
Quante volte si sente dire che “conoscere le lingue” è indispensabile al giorno d’oggi? Lo si dice talmente spesso che è diventata una cosa ovvia.
D’altronde è sufficiente leggere qualche annuncio di lavoro per verificare l’importanza di una seconda lingua tra le abilità richieste. Chi ama viaggiare inoltre, nel tempo libero, potrà visitare le bellezze tipiche del luogo, i musei, le piazze e le strade e, durante il weekend, organizzare delle gite nei vicini punti turistici, alternando lo studio a una vacanza così da farla diventare un’occasione per visitare posti nuovi!
Spesso chi studia a scuola una lingua straniera si impegna molto durante la lezione in classe, ma inevitabilmente, quando esce da scuola e sta con la famiglia, torna a parlare la lingua d’origine. Quando si sceglie di studiare una lingua attraverso un soggiorno di studio all’estero, questo non accade, si impara durante tutta la giornata, non solo nei momenti dedicati allo studio vero e proprio.
Uscire a fare la spesa, chiedere un’informazione per la strada, parlare con insegnanti e compagni di studio… tutto in un paese straniero si trasforma in un’opportunità di crescita e di esercizio.
Parlare una lingua che non ci appartiene, è inoltre motivo di imbarazzo per molte persone, ci si sente impacciati e insicuri, per questo, essere “costretti” a rompere il ghiaccio, può fare la differenza.
Quando si è da soli, parlare in pubblico e comunicare utilizzando una lingua diversa dalla nostra, diventa una necessità e questo è davvero un esercizio per superare ogni insicurezza!
Spesso siamo talmente abituati alla nostra quotidianità che non ci accorgiamo di quanto il mondo sia vario ed interessante.
Abitudini, religioni, usanze, riti, cultura… tutto cambia molto da un Paese all’altro.
Dopo un soggiorno all’estero si tornano a riabbracciare parenti e amici ma se ne lasciano altri, quelli nuovi, conosciuti durante il viaggio.
Compagni di corso, coinquilini e famiglie ospitanti, secondo me si crea un bellissimo rapporto e affrontare un’avventura assieme unisce le persone molto velocemente!
Mia mamma in quarta superiore è andata in Irlanda per sei mesi, per approfondire la lingua inglese, ha detto che è stata un’esperienza fantastica, alla fine del periodo di studio riusciva a capire tutto e a parlare con le altre persone, ma oltre a questo ha conosciuto delle ragazze provenienti da Spagna e Germania con cui ancora oggi è rimasta in contatto.
Un’esperienza all’estero, come voglio far capire, cambia la vita.
Ci si mette alla prova in un ambiente completamente nuovo, dove la comunicazione attraverso un altro linguaggio non facilita certo le cose, ma soprattutto, si affronta tutto con le proprie forze.
Gestirsi in maniera autonoma, soprattutto se è la prima volta che si sta lontani dalla famiglia, aiuta a crescere e si torna a casa più maturi, con un’esperienza in più non da poco!
Certamente stare per un periodo abbastanza lungo lontano da casa, in un posto completamente nuovo, con persone che parlano una lingua diversa mette paura, ma credo che ne valga veramente la pena.

Classe 3^E