Lo sapevate che l’obiettivo 5 dell’agenda 2030 riguarda proprio l’uguaglianza e la parità di genere?
Se non lo sapevate ora invece lo sapete…
Le disuguaglianze di genere si trovano più frequentemente nelle zone più povere e quasi dimenticate del nostro pianeta, che sono caratterizzate da tradizioni culturali e religiose differenti. Tutti i giorni le donne sono inoltre sottoposte a violenza e questo atto violento si ripete continuamente senza mai avere una fine.
In media in Italia ogni giorno muoiono ingiustamente 89 donne. Nei Paesi sviluppati queste disuguaglianze emergono nella partecipazione alla vita politica, quindi, per esempio, avere il diritto di voto, che viene fortemente a mancare in Arabia Saudita ma come in altri Paesi del Mondo.
Le donne in Italia hanno ottenuto il diritto di voto a partire dal 1946, mentre il primo Paese a far ottenere questo diritto alle donne è stato la Nuova Zelanda nel 1893, quindi c’è una grande differenza tra Italia e Nuova Zelanda…
Noi lottiamo tanto per la parità di genere ma a cosa serve davvero la parità di genere? L’obiettivo punta alla parità tra tutte le donne e le ragazze nei diritti e nell’accesso alle risorse economiche, naturali e tecnologiche.
Quando è iniziata la lotta per la parità di genere? Questa lotta è iniziata grazie ad un movimento chiamato femminismo e ha avuto inizio dalla prima metà del XIX secolo all’inizio del XX secolo in tutto il Mondo, ma soprattutto nei Paesi Occidentali. Chi ha lottato principalmente per ottenere la parità di genere? Malala, Muzoon, Greta, Emma, Amika, Melati, Isabel.
Chi è stata la prima femminista della storia? Olympe de Gouges.
Secondo me, è molto importante raggiungere una parità di genere per tanti motivi, soprattutto economici, sociali e politici. Purtroppo la nostra generazione nasce senza essere educata nella maniera giusta, quindi senza educazione e crescendo con idee sbagliate non possiamo pretendere di raggiungere risultati evidenti subito.
Per prima cosa bisogna educare i ragazzi al rispetto degli altri e in questo caso al rispetto delle donne.

Classe 3^A