Il silenzio è mafia. Nessuno ne parla nei luoghi pubblici, ad alta voce, in mezzo a tanta gente, perché si ha paura; eppure, alcune persone lo hanno fatto, davanti a tutti, nei luoghi pubblici, ad alta voce per denunciare uno dei fenomeni criminali più importanti dei nostri tempi.
Ma che cos’è la mafia? Tanti rispondono che è un gruppo di persone che compie azioni illegali; ma non è esattamente così, infatti la mafia è un’associazione criminale o meglio ancora un fenomeno che opera in tutto il mondo, non solo qui in Italia, come molti pensano. È facile entrarci, ma è quasi impossibile uscirne. Ha una gestione violenta, assetata di soldi ma soprattutto di potere. Ma chi sono i mafiosi? Come operano? I mafiosi sono criminali, quindi compiono azioni tipiche dei criminali: uccidono, trafficano droga, trafficano armi, smaltiscono illegalmente rifiuti, corrompono, si insinuano nella società. Spesso si servono dei bambini, perché nessuno potrebbe pensare che un bambino possa farne parte; e poi i bambini non possono andare in galera, ma soprattutto non sono testimoni attendibili, qualora volessero denunciare.
La mafia c’è ovunque, sempre, intorno a noi, ma non ce ne accorgiamo. Non date ascolto a quelle persone che dicono che la mafia è un’invenzione, stanno solo affermando il fatto di esserne complici.
E allora come difenderci dalla mafia? Qual è il suo peggior nemico? Il nemico peggiore della mafia è l’istruzione. Infatti, se ai bambini, sin da piccoli, insegnassero cos’è la mafia, loro la definirebbero subito come un’attività criminale, imparerebbero a riconoscerla, ad allontanarla e a denunciarla.
Il silenzio è mafia, dicevamo all’inizio. Quest’espressione risale ad uno slogan immortalato in una vecchia foto del 1993 circa e vuole dire una cosa sola: che chi è testimone di un atto mafioso e non dice niente a nessuno, è uno di loro, è un mafioso. Perché allora rimanere nell’ombra? Perché tacere? Perché lasciare che la mafia ci governi, si insinui nelle nostre case, nei nostri spazi? Bisogna parlare perché questo è il nostro potere!
Dobbiamo anche noi dimostrare tutta la forza di volontà che ci hanno messo coloro che sono morti per provare a sconfiggerla. Tra queste persone ricordiamo: Peppino Impastato, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tanti altri che con il loro coraggio non sono stati zitti, ma hanno denunciato, hanno parlato, hanno rotto il silenzio!

Classe 3^D