In questi mesi abbiamo partecipato ad un progetto di lettura di alcuni testi biografici romanzati. Abbiamo letto principalmente alcuni libri di due collane: “Semplicemente Eroi” e “Grandissimi”. Tutte le storie ci hanno colpito ma in questo articolo vogliamo raccontarvi in particolare la storia di 3 personaggi che si sono distinti dagli altri come eroi, sperando così di invogliare anche la lettura dei rispettivi libri.

MASAO YOSHIDA – L’EROE DI FUKUSHIMA: Masao Yoshida è stato un importante ingegnere giapponese, il direttore della Centrale nucleare di Fukushima. Questa centrale nucleare ha subìto pesanti danni durante il disastroso tsunami dell’11 marzo 2011. Infatti un’enorme onda colpì la centrale impedendo il corretto raffreddamento dei reattori e la conseguente esplosione di alcuni settori della centrale. Fu una vera tragedia. Masao riuscì con determinazione ad affrontare l’emergenza senza abbandonare il suo luogo di lavoro prima di aver messo il più possibile in sicurezza la centrale, riuscì a trovare il sistema per raffreddare un reattore. Sfortunatamente due anni dopo questi fatti si ammalò e morì per un tumore all’esofago.

LE OLIMPIADI DEL CORAGGIO Il libro “Le olimpiadi del coraggio” parla di tre atleti di diversa nazionalità, due afroamericani (statunitensi) e un australiano che combatterono il razzismo, imperante in quegli anni in America. I tre infatti attraverso un gesto simbolico, semplice ma estremamente potente sconvolgono il mondo intero. Saliti tutti e tre sul podio, il primo e terzo classificati mostreranno piedi scalzi, testa china e pugno alzato, mentre la medaglia d’argento avrà appuntata al petto una spilla dal forte richiamo antirazzista. La loro storia ma anche quella di milioni di afroamiericani cambierà attraverso un gesto simbolico ma dal fortissimo significato.

I MAESTRI DI STRADA “I maestri di strada” sono un gruppo di insegnanti che, soprattutto negli anni duemila, hanno aiutato molti bambini a rischio dispersione scolastica, apparentemente ormai votati al faqllimento. “I maestri di strada” operano tutt’ora nella periferia di Napoli. Hanno creato una scuola non scuola, fatta di molti laboratori, un teatro dove i ragazzi possono recitare, portando sul palcoscenico la vita che stanno vivendo, aree ricreative dove “mamme- sociali” accudiscono gli studenti e si prendono cura di loro. L’associazione che si è venuta a creare intorno a questo progetto di istruzine alternativa, di istruzione di strada organizza anche gite e fornisce di paghetta i ragazzi vivendo la quotidianeità come in una grande famiglia. Non ci resta che augurarvi… BUONA LETTURA!!!

Classe 2^E