In occasione delle celebrazioni del 25 aprile, pubblichiamo questo testo scritto dagli alunni del tempo prolungato delle classi terze della secondaria “Pascoli”.
Noi oggi ricordiamo la Resistenza, ma perché lo facciamo?
Lo facciamo perché delle persone hanno avuto il coraggio di combattere, di disobbedire e spesso sono morte per permettere a noi di non essere più sudditi, ma cittadini liberi.
Oggi noi abbiamo una Costituzione unica che ci tutela e garantisce i nostri diritti ed è merito di persone che si sono ribellate di fronte alle ingiustizie passate.
È importante celebrare questa giornata in onore di quelle persone che hanno avuto il coraggio di sacrificarsi per un futuro migliore, quelle persone che hanno compreso quello che stava succedendo e sono riuscite a dire di “No”, quelle persone che non si sono piegate ma che hanno continuato a camminare a testa alta, che hanno permesso la creazione della nostra Costituzione che è alla base della società italiana, quelle persone che sono andate incontro alla morte volontariamente per far valere le loro idee: i partigiani.
Loro hanno liberato il nostro paese dai nazifascisti e hanno versato il loro sangue per noi, non solo uomini e donne, ma anche i bambini hanno lottato e sono morti per questo.
Il 25 Aprile si festeggia il giorno della Liberazione: cerchiamo di tramandare ai nostri figli questa storia in modo che nessuno la dimentichi.
Pensare che anche qui a Suzzara ci sia stata la guerra e che ci siano stati partigiani che hanno lottato per la libertà fa capire quanto quel periodo sia stato difficile. La guerra ha distrutto il paese e i nostri nonni si sono impegnati a ricostruirlo. Sono stati momenti bui per l’Italia, ma alla fine, grazie a loro, il nostro Stato ne è uscito a testa alta e più forte.
Conoscere la storia del luogo in cui si abita è fondamentale per capire l’importanza del ricordo custodito da ogni palazzo, da ogni strada, piazza e monumento da cui siamo circondati per continuare a trasmettere la nostra memoria. Tutti festeggiamo il giorno della liberazione, ma molte persone non sanno quanta importanza abbia questa giornata o la sottovalutano. Non sanno niente di tutto il sangue che è stato versato per permettere a noi di avere una vita libera e dei diritti, quindi è essenziale parlarne a scuola.
Noi siamo molto fortunati e abbiamo il compito di continuare a raccontare tutto ciò.
Noi non soffriamo la fame, non ci è mai capitato di vedere i nostri genitori, parenti o amici torturati o di dover nascondere la nostra identità e le nostre idee per paura di essere perseguitati. Noi usciamo, andiamo a scuola, esprimiamo le nostre opinioni liberamente, a noi è stato consegnato un futuro pacifico. È vero che noi stiamo bene, ma nel mondo non c’è ancora la pace per tutti. Allora, anche noi abbiamo il dovere morale di batterci per tutti gli innocenti.