Bullismo e cyberbullismo

“Gli atti di bullismo e di cyberbullismo si configurano sempre più come l’espressione della scarsa tolleranza e della non accettazione verso chi è diverso per etnia, per religione, per caratteristiche psico-fisiche, per genere, per identità di genere, per orientamento sessuale e per particolari realtà familiari: vittime del bullismo sono sempre più spesso, infatti, adolescenti su cui gravano stereotipi che scaturiscono da pregiudizi discriminatori. È nella disinformazione e nel pregiudizio che si annidano fenomeni di devianza giovanile che possono scaturire in violenza generica o in più strutturate azioni di bullismo.”
Le “Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo” varate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel 2015 danno una chiara descrizione di questi due fenomeni e chiariscono ciò che è necessario eliminare per prevenire e contrastare le prevaricazioni: disinformazione e pregiudizio. Azioni di prevenzione, ancor prima che di contrasto, si rendono necessarie in quanto la rapida diffusione delle tecnologie ha determinato, in aggiunta al bullismo in presenza (con una dimensione spazio temporale precisa), anche il bullismo online (o cyberbullismo) effettuato attraverso posta elettronica, social network, chat, blog, forum ecc., senza confini di orario, quindi costante, e di spazio.
La scuola, luogo principale di formazione, inclusione ed accoglienza, si impegna pertanto sul fronte della prevenzione del bullismo e, più in generale, di ogni forma di violenza e intende attivare strategie di intervento utili ad arginare comportamenti a rischio.
Tutto ciò ha valore se agito in stretta collaborazione con i genitori, così che Scuola e Famiglia possano creare una rete di alleanze utile ad una capillare “diffusione di una cultura improntata al rispetto, al dialogo, al confronto, alla comprensione, alla difesa dei valori, al senso di responsabilità e legalità, (…) un’impresa che mira a sostenere i giovani nell’esprimere al meglio la propria personalità, per poter affrontare e navigare il mare aperto della vita sociale”.
In tale contesto, la Scuola ha anche il compito di favorire l’acquisizione delle competenze necessarie all’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole. Tali indicazioni sono contenute anche nella legge 20 agosto 2019 n. 92 “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica”3 che prevede, fra l’altro, nell’ambito dell’insegnamento trasversale dell’educazione civica, l’educazione alla cittadinanza digitale.
“Una politica scolastica di antibullismo è da intendersi come una dichiarazione di intenti che guidi l’azione e l’organizzazione all’interno della Scuola, l’esplicitazione di una serie di obiettivi concordati che diano agli alunni, al personale e ai genitori un’indicazione e una dimostrazione tangibile dell’impegno della Scuola a fare qualcosa contro i comportamenti improntati sulla prepotenza”.

MATERIALI

Protocollo per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo

Sintesi del Protocollo per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo

Il fenomeno del bullismo: conoscerlo per evitarlo (Quaderno di Telefono Azzurro)

Modulo di istanza di ammonimento

Modello per segnalare episodi di bullismo sul web o sui social network e chiedere l’intervento del Garante per la protezione dei dati personali

PER SAPERNE DI PIU’